Come sostituire 'ovvero'
di Giovanni Acerboni, 25 gennaio 2011
L'uso di 'ovvero' nel parlato e nello scritto di argomento non normativo non costituisce un ostacolo insormontabile alla chiarezza della comunicazione:
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nel parlato, se qualcosa non è chiaro, è possibile chiedere una spiegazione (peraltro, nel parlato, 'ovvero' non è molto frequente, perché è di registro formale, più adatto allo scritto);
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nello scritto di argomento non normativo, 'ovvero' ha normalmente un significato esplicativo, dichiarativo, correttivo.
La sostituzione di 'ovvero', invece, diventa una necessità nel testo normativo e nei testi di argomento normativo, cioè nei testi che hanno le norme per argomento. Ho già argomentato in altri articoli il perché di questa necessità. Ora intendo soltanto fornire uno schema che mostra come sostituire 'ovvero'.
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Significato disgiuntivo assoluto (aut aut): 'Oppure'
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Significato disgiuntivo relativo (vel): 'O'
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Significato esplicativo, dichiarativo, correttivo: ' 'Cioè', 'Vale a dire', 'In altre parole', e simili
Qualche osservazione, per sostenere l'univocità delle congiunzioni suggerite:
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la disgiunzione assoluta può essere resa anche con 'O in alternativa'. Mi pare una soluzione meno buona di 'Oppure': meglio riservare 'O' alla disgiunzione relativa;
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la disgiunzione relativa può essere resa anche da 'Oppure', ma è meglio riservare questa congiunzione esclusivamente al significato disgiuntivo assoluto;
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il significato esplicativo può essere reso anche con 'Ossia', ma sarebbe meglio evitare questa congiunzione, perché ha anche un residuo significato disgiuntivo.